L’affare Cristiano Ronaldo e Juventus: un mix tra professionalità, comunicazione, brand e marketing.

0
3408
L’affare Cristiano Ronaldo e Juventus: un mix tra professionalità, comunicazione, brand e marketing. Fonte: profilo FB della Juventus
L’affare Cristiano Ronaldo e Juventus: un mix tra professionalità, comunicazione, brand e marketing. Fonte: profilo FB della Juventus

Il calciomercato regala sogni, speranze e momenti di “ebbrezza”.
Ogni estate milioni di tifosi aspettano di sentire/leggere/vedere l’ufficializzazione dell’acquisto del calciatore più forte del momento per poter essere più competitivi, o meglio vincenti, nei diversi campionati in cui la propria squadra gareggerà.

E non ci giriamo troppo intorno, quest’anno il vero colpo di mercato (anche se manca ancora tanto alla chiusura delle sessione estiva del calcio mercato) l’ha portato a casa la Juventus finalizzando l’acquisto di Cristiano Ronaldo – CR7 – per una cifra di 100 milioni di euro e riconoscendo al giocatore portoghese un ingaggio netto di 30 milioni di euro per tre anni.

L’affare Cristiano Ronaldo e Juventus: un mix tra professionalità, comunicazione, brand e marketing. Fonte: profilo FB della Juventus
L’affare Cristiano Ronaldo e Juventus: un mix tra professionalità, comunicazione, brand e marketing. Fonte: profilo FB della Juventus

Numeri pazzeschi, ma non troppo. E per 3 buone ragioni:

  1. Professionalità
  2. Comunicazione e social
  3. Brand e marketing

#1 Professionalità

Cristiano Ronaldo è senz’altro un (se non IL) giocatore dall’indubbia professionalità e meticolosità. È l’emblema del calcio e del giocatore moderno. Un calcio prima fortemente atletico e poi spettacolare. La cura del dettaglio, la capacità di rimanere concentrato, di focalizzarsi sugli obiettivi e l’estrema competitività, fanno di CR7 davvero il giocatore più forte al mondo.

Sì, io sono quello che tra l’annoso dualismo tra Messi e Ronaldo sceglie sempre Ronaldo. Certo Messi sarà più geniale, avrà sicuramente i piedi più buoni (come si diceva un tempo, Pizzul insegna) ed avrà un controllo di palla invidiabile, ma Cristiano Ronaldo oltre a non essere proprio un Birindelli qualsiasi (anzi) e proprio per le caratteristiche da professionista appena indicate, incarna totalmente l’idea che se dai il massimo di te stesso, ogni giorno tutti i giorni, con abnegazione e disciplina puoi ambire a diventare il numero uno nel tuo settore.
E questo, per me, è fonte di ispirazione.

#2 Comunicazione e social

Il calcio si fonda sulla passione dei propri tifosi. Ed proprio sulle passioni che ci animiamo, parliamo, condividiamo e confrontiamo, più che su qualsiasi altra cosa. Non è quindi un caso che nel periodo intercorso tra la data dell’annuncio dell’acquisto di Ronaldo e quella della sua presentazione allo Juventus Stadium (rispettivamente il 10 e il 16 luglio) siano stati prodotti sul web oltre 2 milioni di contenuti. Un gran bel colpo per la Juventus e per la diffusione del suo brand se pensiamo che solo il 12,7% di questi contenuti sono stati prodotti in Italia e che il restante 87,3% sono stati prodotto all’estero.

Oggi lo sappiamo che le conversazioni passano dal web, ma soprattutto sui social. E infatti il 96% delle interazioni e conversazioni su Cristiano Ronaldo sono passate proprio dai social network.

Solo sul profilo ufficiale della Juventus su Facebook, il post relativo all’annuncio dell’ufficializzazione dell’acquisto di CR7 ha raggiunto numeri impressionanti:

  • 135.956 like
  • 7069 commenti
  • 51.781 condivisioni

In generale “l’effetto Ronaldo” ha fatto molto bene alla Juventus in termini social. In brevissimo tempo tutti i profili social ufficiali hanno subito un incremento significativo in termini di follower: oltre 2 milioni. D’altronde c’era da aspettarselo: Cristiano Ronaldo vanta oltre 300.000.000 di follower tra Facebook, Instagram e Twitter. Chiamiamolo effetto traino.

#3 Brand e marketing

La Juventus è già da qualche tempo una società di calcio dal profilo internazionale. E non solo perché negli ultimi anni ha conseguito risultati positivi in Europa (anche se non è riuscita ancora a portare a Torino la Champions League), ma perché come le altre top squadre straniere (penso ad esempio al Manchester United, al Real Madrid o al Barcellona) sta facendo del marketing e della promozione del brand una leva importante di crescita e sviluppo.

Ricorderete infatti come solo un anno e mezzo fa, la Juventus lanciò proprio una campagna di rebranding “Black and White and more”.
Il motivo di questa azione era ed è molto semplice.

Il calcio è sicuramente una passione, ma se si vogliono ottenere dei risultati va inteso anche come business. E se si parla di business, non si può non parlare di marketing e comunicazione quali leve fondamentali per incrementare il fatturato di una azienda ed avere risorse per fare grandi acquisti/investimenti, come nel caso di Cristiano Ronaldo.

Il brand in questo senso è centrale per poter aggredire nuovi mercati (come ad esempio la Cina) e poter sfruttare la propria immagine anche in settori diversi da quello del calcio.

In questo senso l’acquisto di Ronaldo da parte della Juventus è vincente per due ragioni.

  1. Incarna assolutamente i valori della Juventus – Black and White / Bianco e Nero –: la Juventus è estrema, o la ami o la odi. Non ci sono mezze misure. Come per il dualismo con Messi. Devi scegliere da che parte schierarti.
  2. CR7 è un brand riconosciuto in tutto il mondo e di fatti Ronaldo è sponsor di diversi marchi che operano, tra l’altro, anche in differenti settori merceologici. Il brand Ronaldo aiuterà certamente la Juventus a svilupparsi e a penetrare in settori nei quali oggi non opera. Quel “…and more” indicato del rebranding, non è stato messo lì per caso. La strategia era già stata definita. E la stanno mettendo scrupolosamente in pratica.

Hai letto fino qui? Allora questi contenuti devono essere davvero interessanti!

Iscriviti per restare in contatto con Smart Marketing. Senza perderti nulla!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.