Nell’era della tecnica, degli automatismi e della velocità, c’è sempre meno spazio per il pensiero, il metodo e la strategia.
Siamo affascinati dal tutto e subito, dalle incredibili potenzialità dell’ultimo tool, dai progressi dell’intelligenza artificiale nel campo del marketing, dal raggiungere velocemente migliaia di persone, dal contare il numero di follower, dal nuovo video virale, e così via.
Tutta questa disponibilità di strumenti, e la voglia di arrivare per primi (o anche solo di bruciare le tappe), spesso ci fa dimenticare una regola abbastanza semplice, ed anche per questo molto sottovalutata: senza una vera conoscenza della materia, difficilmente riusciremo a raggiungere quello che ci siamo prefissati (e soprattutto confermarlo nel tempo). Uno strumento, per quanto performante che sia, agisce sempre secondo le indicazioni che riceve. La mano fa quello che le dice il cervello, non viceversa. Per dirla in altri termini, “La potenza è nulla senza il controllo”.
Prendendo in prestito un’espressione calcistica, potremmo dire che bisogna (ri)partire dai fondamentali.
Se guardiamo i casi di successo, se li analizziamo in profondità e non ci facciamo abbagliare da quello che fa più luce – il successo stesso –, ci accorgeremo che dietro c’è sempre uno studio, un disegno, un lavoro. Poi certo, oggi disponiamo di strumenti in grado di amplificare (se usati correttamente) in tempi abbastanza brevi la portata delle nostre azioni, ma non dobbiamo commettere l’errore di scambiare l’effetto con la causa.
Scopri il nuovo numero: “Le 4 Virtù cardinali del Marketing”
Pazienza, Perseveranza, Sostenibilità e Gentilezza, sono le 4 virtù cardinali del marketing che vi proponiamo. In un mondo dominato dalla tecnica e dalla velocità, queste virtù ci permettono di non sbagliare la rotta (o magari di ritrovarla se smarrita) e di indirizzare correttamente le nostre azioni.
Mi rendo conto che, nel tempo in cui viviamo, c’è sempre meno spazio per la preparazione e l’attesa. Proprio per questo motivo credo sia giusto prendersi del tempo per ritracciare le coordinate e individuare dei punti – o virtù – cardinali in grado di guidarci in questo mare magnum informativo e di stimoli continui.
I punti cardinali sono principalmente quattro, e al pari delle più alte virtù, sono direzioni e pilastri da tenere sempre a mente per non sbagliare la rotta (o magari per ritrovarla se smarrita) e per indirizzare correttamente le nostre azioni.
Pazienza, Perseveranza, Sostenibilità e Gentilezza, sono le nostre 4 virtù cardinali del marketing.
Pazienza
La pazienza viene spesso confusa con l’attesa inattiva dell’ineluttabile. Ossia una virtù all’apparenza non proprio positiva perché in qualche modo riconduce ad un altro concetto, quello della passività. Se fosse così, o se la intendessi così, di certo non l’avrei inserita tra le virtù a cui tendere. Ben altro è il senso da cogliere. Affinché un progetto cresca, sia esso di natura personale o professionale, ha bisogno di tempo. Questo aspetto dobbiamo averlo sempre presente. Sviluppare la virtù della pazienza, ci permetterà di fissare degli obiettivi e di avere la capacità di portarli avanti nel tempo. Quante volte hai lasciato perdere troppo in fretta un progetto perché quello che volevi richiedeva più tempo di quanto pensavi o, meglio, di quanto eri disposto a sopportare? Come vedi la pazienza non è sinonimo di passività, ma di azione ponderata.
Perseveranza
Agganciata alla pazienza, c’è un’altra virtù troppo spesso bistratta: la perseveranza. Perseverare non è affascinante (come la pazienza) e non crea titoli di giornale. Hai mai visto un titolo del genere: “Grande successo ottenuto dopo dieci anni di lavoro costante”? Molto più facilmente avrai visto questo: “Grande successo ottenuto in soli sei mesi”. È proprio nella perseveranza che si trova invece la chiave per raggiungere i propri obiettivi. Poniamo il caso che vuoi scrivere un libro per poi magari pubblicarlo in self-publishing e promuoverlo sulle varie piattaforme social. Scrivere 200/300 pagine non è cosa semplice: come puoi riuscirci? Ecco, perseverare significa mettersi ogni giorno a scrivere un certo quantitativo di pagine. Anche se non ne hai voglia, anche se quel giorno non sei ispirato. Se l’obiettivo è chiaro – scrivere un libro – è con la perseveranza che sarai in grado di farlo.
Sostenibilità
Se c’è un tema che ci porteremo avanti a lungo, certamente sarà quello della sostenibilità. Una sostenibilità non solo legata alla cura dell’ambiente, ma ampliabile a tutta una serie di altre situazioni. La nostra società sta cambiando e le spinte di rinnovamento arrivano da più parti. Oggi le persone pretendono prese di posizioni forti da parte delle aziende. Il marketing e la comunicazione sono chiamati ad un cambio di passo vero. I maggiori brand lo hanno capito, e sembrerebbe anche le istituzioni. Non si può più pensare di continuare a perpetrare logiche passate: dalla realizzazione del prodotto allo scaffale, passando per la sua promozione. Tutto deve essere rivisto secondo un approccio sostenibile (e aggiungerei anche etico). Se vuoi fare la differenza nei prossimi anni, non puoi prescindere da tutto questo.
Gentilezza
Al pari della pazienza, anche la gentilezza non sempre ha goduto di ottimi favori. Diciamoci la verità: preferiamo essere considerati forti piuttosto che gentili. Una persona gentile spesso viene definita buona, se non addirittura buonista (nel suo senso più negativo). Nulla di più sbagliato. Dal mio punto di vista, una persona gentile è una persona sicura di sé, che non ha bisogno di alzare la voce perché crede in quel che dice ed è anche una persona capace di creare un clima disteso e collaborativo intorno a sé. E, tra parentesi, se anche fosse buona, o buonista, non ci vedrei nulla di male, anzi. In un ambiente dove viene promosso questo approccio (che per essere efficace deve essere vero e non soltanto fintamente riprodotto), le idee affiorano ed il confronto attivo diventa di uso comune. In un mondo sempre più inondato dai dati, sarà proprio la capacità di discernerli a fare la differenza. La componente umana quindi risulterà, quasi contro intuitivamente, oltremodo centrale. Se poi riportiamo la gentilezza più propriamente al marketing e alla comunicazione, ti chiedo… cosa preferisci: una azienda/professionista che strilla e che cerca di convincerti a tutti i costi, o una azienda/professionista capace di parlarti e che cerca di persuaderti della bontà della sua soluzione? Credo già di conoscere la risposta…
Prima di salutarci, permettetemi una piccola nota: se non ve ne siete accorti questo è il nostro 84simo numero in pubblicazione: abbiamo terminato il settimo anno di pubblicazione e Smart Marketing sta per entrare nel suo ottavo anno di vita. Per restare in tema con l’argomento del mese, essere arrivati sin qui è un reale piccolo segno di pazienza e perseveranza. Ma anche di sostenibilità ed etica: abbiamo sempre lavorato applicando rigorosamente le regole giornalistiche, anche in un periodo in cui le fake news e il clickbait sono ampiamente utilizzati per fare “numeri”, a tutti i livelli. E, infine, è un esempio di gentilezza: non alziamo mai i toni nei nostri contenuti e cerchiamo di spiegare ed approfondire con un linguaggio semplice (ma non banale) temi anche complessi. Spero che tutto questo sia visibile, ma soprattutto apprezzato da ognuno di voi. In tal caso, lasciami un commento…te ne sarei grato.
Ivan Zorico
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