Per il quarto anno consecutivo, anche nel 2024 voglio proporvi un libro al mese, forse due, per raccontare chi siamo, da dove veniamo, dove vorremmo andare e come ci vogliamo arrivare. Perché la lettura può essere svago, intrattenimento, ma anche un valido esercizio per imparare a pensare e sviluppare una certa idea del mondo.
Un libro al mese, in piccole schede, in poche battute, per decidere se vale la pena comprarlo e soprattutto leggerlo. Perché la lettura, come diceva Woody Allen, è anche un esercizio di legittima difesa.
Cosa ci definisce realmente?
È la volontà, sono le opportunità, forse la nostra famiglia, oppure è l’educazione, non solamente l’istruzione, che ci viene impartita o a cui abbiamo accesso?
O, più probabilmente, è un insieme di tutte queste cose?
Per Tara Westover, nata in una numerosa famiglia mormone molto osservante fra le montagne dell’Idaho, da principio e fino ai 17 anni è soprattutto la famiglia a definirla e formare la sua personalità e visione del mondo.
Né lei né i suoi fratelli e sua sorella sono stati registrati all’anagrafe, non sono mai andati a scuola, non sono mai stati visitati da un dottore.
Sono cresciuti quasi senza libri, a parte la Bibbia e il Libro di Mormon, senza sapere cosa succede nel mondo o cosa sia la storia, il passato o un’idea del futuro.
Fin da piccolissimi hanno aiutato i genitori nei loro lavori: a stufare le erbe per la madre levatrice e guaritrice ed a lavorare nella discarica del padre, per recuperare metalli.
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Il futuro tecnicamente non esiste. Lo possiamo immaginare, disegnare, raccontare e poco altro. Anzi no, possiamo anche viverlo proiettandoci in un tempo lontano da noi con il rischio, però, di perdersi tra i vari farò e dirò. L’unica cosa che si può fare è stare nel presente per costruirselo, il Futuro.
Da buoni mormoni osservanti, i suoi familiari si preparavano alla fine del mondo accumulando lattine di pesche sciroppate, stipando un’infinità di carburante e armi di ogni tipo e dormendo con uno zaino d’emergenza sempre a portata di mano.
Ma poi succede che alla soglia dei 17 anni Tara fa una scoperta straordinaria: l’educazione.
E l’educazione, l’istruzione e la cultura le aprono letteralmente gli occhi, le danno nuove prospettive, e soprattutto le danno la possibilità di emanciparsi, di vivere una vita diversa, di diventare una persona diversa.
Il libro che vi invito a leggere questo mese e che si intitola appunto “L’educazione” è un’autobiografia, o meglio un memoir, crudo e sincero che parla di feroci legami familiari e del dolore che si prova nel doverli recidere quando il desiderio di autodefinirsi è più forte di quello di uniformarsi.
Un libro uscito nel 2018 e che rappresenta uno degli inni più ispirati e struggenti sul che cosa significhi e a cosa serva davvero l’educazione, quando decidiamo che vogliamo crescere, emanciparci e diventare dei veri individui, non solo delle semplici persone.
Un libro che, con le dovute differenze, ci permette di specchiarci e ritrovare nella storia di Tara un poco delle nostre storie, perché la famiglia può essere un tempio e un rifugio, ma alle volte anche un muro invalicabile e una prigione.
L’educazione
Autore: Tara Westover
Editore: Feltrinelli
Anno: maggio 2018
Pagine: 384
Isbn: 9788807892394
Prezzo: € 14,00
Oggi Tara Westover, dopo una laurea alla Brigham Young University, ha vinto una borsa di studio a Cambridge, dove ha conseguito un dottorato di ricerca in storia. “L’educazione”, il suo libro di memorie, ha debuttato al primo posto nella lista dei bestseller del New York Times ed è stato finalista per numerosi premi. La sua vita è cambiata “radicalmente” quando ha incontrato i libri e l’educazione che le hanno fatto scoprire chi lei fosse davvero e non chi volesse fosse la sua famiglia, i suoi amici o la sua comunità.
Perché dovremmo leggere “L’educazione” di Tara Westover?
Perchè il libro della Westover ci racconta che studiare, avere fame di conoscenza ed essere curiosi è la maniera migliore che abbiamo per “costruire” noi stessi: qualsiasi siano le nostre radici, quanto grande sarà l’albero e fin dove si estenderanno i rami dipenderà da come decidiamo di nutrire questa pianta che si chiama personalità.
Perchè se è vero, come ha detto il compositore americano Anthony Brandt, che nella vita “Altre cose possono cambiarci ma cominciamo e finiamo con la famiglia”, è pure vero che alle volte, come disse il poeta e scrittore britannico Philip Larkin: “Ti rovinano, tua madre e tuo padre. Forse non vorrebbero ma lo fanno. Ti trasmettono i loro difetti e ne aggiungono degli altri adatti a te”.