L’estate pugliese 2018: la Puglia punta sulla musica e vince.

La protagonista dell'estate pugliese è stata la musica, iniziando con il Medimex, rassegna musicale che si è svolta a Taranto dal 7 al 10 giugno, passando per la famosissima Notte della Taranta, fino ad arrivare al Locus Festival, festival musicale fiore all'occhiello della cittadina di Locorotondo (BA).

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E’ partita in anticipo quest’anno la Puglia per affermarsi al meglio tra le località preferite dai turisti ed ha puntato non solo sul sole, mare e vento, ma soprattutto sulla cultura. In particolare la protagonista dell’estate pugliese è stata la musica, iniziando con il Medimex, rassegna musicale che si è svolta a Taranto dal 7 al 10 giugno, passando per la famosissima Notte della Taranta, fino ad arrivare al Locus Festival, festival musicale fiore all’occhiello della cittadina di Locorotondo (BA).

A raccontarci il successo di questo evento è l’Assessore alla Cultura, Turismo e Spettacolo di Locorotondo, Ermelinda Prete.

Le abbiamo fatto qualche domanda sull’evento musicale più interessante e variegato dell’estate pugliese.

Il Locus Festival è ormai da anni uno dei tasselli fondamentali del turismo in Puglia. Il festival, giunto alla sua XIV edizione, negli ultimi anni si è aperto sempre più a numerosi e differenti generi musicali, quindi, non solo jazz e blues, ma anche elettronica, musica italiana e altro ancora. L’apertura non si è limitata solo alla musica, ma il festival quest’anno ha coinvolto anche altre forme d’arte, come la fotografia e il fumetto. Le mostre fotografiche “The Walking Trees”, “Diagnosis”, “Albania – A homecoming” del PhEST e la mostra di fumetti “XL Comics” de La Repubblica XL, hanno dato vita a dei veri e propri “intrecci culturali”, come recita il nome di questa edizione. In un momento storico come questo, dove la contaminazione, l’apertura e la condivisione risultano necessarie, come si è rivelata questa scelta all’interno del festival?

L’apertura del festival verso altre forme d’arte è risultata fondamentale perché così si è riuscito ad andare incontro ai vari appetiti artistici, si è riusciti a creare una rete importante di fan che, se pur diversi, accomunati dall’amore per la musica. Quest’anno più che mai il format Locus ha unito svariate forme d’arte, generando un amplesso culturale scaturito proprio dai tanti incontri partecipativi e mirati a dare un fattivo contributo per migliorare l’aspetto artistico delle scelte”.

Da Assessore che si occupa di Turismo, Cultura e Spettacolo, che impatto ha il Locus sulla cittadina di Locorotondo? Non solo in termini economici e di crescita del turismo, ma anche per quanto riguarda la conoscenza e l’immagine social del paese.

La domanda è perché Locorotondo tiene al Locus Festival? Il Locus è nato in un periodo in cui a Locorotondo poco si muoveva e di fatto grazie a questo festival il nostro paese ha preso a sgranchirsi le gambe sino a riuscire ad alzare il capo riemergendo. Quando mi confronto con i cittadini la prima cosa che mi viene chiesta è che il Locus Festival non abbandoni mai il paese. Gli stessi organizzatori del festival sono ormai diventati parte integrante del nostro territorio, probabilmente perché negli anni non hanno mai pregiudicato la tranquillità dei residenti e le abitudini del paese. Motivo per il quale lo scorso anno abbiamo firmato una triennalità con gli amici di Bass Culture. Inoltre il Locus è una rassegna che porta giovamento al paese intero: tutti i commercianti sorridono perché la gente circola, non sosta inerme nell’area predisposta. Inoltre la musica investe ogni cummersa (n.d.r.:abitazioni di forma rettangolare con tetti spioventiper almeno 4 weekend, abbraccia ogni chianca (n.d.r.: lastre in pietra calcarea), colora di sorrisi e anima di volti. Locorotondo e il Locus festival hanno la fortuna di non essere interessate esclusivamente ad una immagine turistica social: in termini tecnici la nostra DTI -Destination Tourism Image- è ben rappresentata dall’insieme delle attività proposte e trasmesse dai mass media (giornali, riviste, pubblicità, TV, radio, social network, siti)”.

Il Locus Festival, il Medimex, la Notte della Taranta: il turismo in Puglia, quindi, non si basa più solo su cucina, mare e tradizioni, ma passa anche per la musica e l’arte. Cosa ti senti di dire a chi non ha ancora provato l’esperienza di una vacanza in questa terra?

Precisiamo che insieme ai miei colleghi assessori di Alberobello, Ceglie Messapica, Cisternino, Martina Franca, Ostuni, stiamo attuando una politica univoca di promozione e sviluppo della Valle d’Itria, quindi mi sento di invitare tutti qui, in Valle D’Itria prima e a Locorotondo poi, dove il vento accarezza i volti, dove i panni stesi al sole profumano intere viuzze, dove l’autenticità è data da chi abita il paesaggio, dalla genuinità dei modi e dei pensieri che il mare, gli ulivi, la terra e la pietra spettinano. Qui, dove le tradizioni dominano e la cordialità vince. Qui, dove chiunque può solo sentirsi a casa”.

Che altro aggiungere? Se vi è venuto in mente almeno un motivo per venire in vacanza in Puglia, ricordatevi che, sì, Agosto è finito ma, Settembre resta ancora il mese migliore per godersi l’estate.

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