Armando De Vincentiis (29)
Lo sviluppo tecnologico rende più semplice e, sotto certi aspetti, più affascinante la vita dell’uomo moderno. Basti pensare alle straordinarie conquiste dell’informatica, dei mezzi di comunicazione, oppure le tecnologie mediche o quelle più emozionanti come le invenzioni tecnologiche utilizzate per l’esplorazione dello spazio. Un mondo migliore, si direbbe, se queste non fossero legate anche a un’evoluzione tecnologica delle credenze irrazionali che ha trasformato i vecchi demoni e gli antichi fantasmi in “mostri” più moderni da temere e da combattere.
Don Chisciotte aveva i suoi mulini a vento da combattere, questi ultimi considerati, nella sua immaginazione, mostri pericolosi; oggi l’uomo tecnologicamente evoluto sente la necessità di adattare e trasformare i suoi mulini a vento con elementi più compatibili con il nuovo contesto culturale rendendoli molto più sofisticati.
La differenza è che i nuovi mostri tecnologici non sono l’espressione di un’opera letteraria ma fanno davvero parte di una credenza collettiva che spinge ad effettuare lotte, campagne di divulgazione e proteste contro di essi!
E’ possibile osservare un’evoluzione parallela tra culture ortodosse, ancora legate a tradizioni medievali difficili da sradicare, e altre che hanno la pretesa di avere una visione più moderna dell’uomo, dove i contenuti si adattano ai tempi. Un esempio è rappresentato da chi crede che il proprio corpo possa essere posseduto da entità sovrannaturali negative (demoni) o positive (contatti mistici) – ovviamente stiamo parlando degli ortodossi – dall’altro lato c’è chi è convinto che, in realtà, chi entra in contatto con gli esseri umani non siano spiriti o demoni, bensì esseri appartenenti ad altri mondi, i cosiddetti alieni.
Cambia il contenuto, ma non la forma, perché anche tra i sostenitori dei contatti alieni c’è chi distingue quelli negativi, in cui un essere umano viene rapito contro la sua volontà, per subire esperimenti di qualche natura, e i contatti positivi dove, al pari di quelli mistici, un uomo entra in contatto telepatico con alieni per ottenere messaggi e informazioni per l’umanità. Il lettore non potrà fare a meno di sovrapporre questi ultimi con i messaggi mariani che i veggenti percepiscono in diverse parti del mondo.
Le abduction cos’altro sono se non fenomeni mariani tecnologicamente evoluti? C’è chi è addirittura andato oltre, revisionando la storia biblica e rileggendola in chiave aliena e re-interpretando le vicissitudini bibliche non come atti legati al contatto tra l’uomo e Dio bensì tra uomo e alieni. Parliamo sempre di fede, solo che quest’ultima ha la pretesa di essere, appunto, tecnologicamente evoluta!
Tornando ai mulini a vento come rappresentanti dei vecchi mostri, abbiamo, quindi, una trasformazione di questi in nuovi mostri tecnologici creati dall’uomo: le scie chimiche, i vaccini che provocano l’autismo, il nuovo ordine mondiale, i virus creati dalle case farmaceutiche e così via.
L’acquisizione di nuove informazioni che la scienza offre non ha potuto consentire alle paure dell’uomo di rimanere legate ai vecchi fantasmi, ai demoni, ai folletti maligni o alle streghe, ma ha determinato una loro trasformazione compatibile con l’evoluzione scientifico-tecnologica.
La strega che prepara pozioni magiche per trasformare i bambini in animali o assoggettare gli uomini del popolo alla volontà di qualche re, si evolve in uno scienziato pagato da un ente governativo segreto che prepara pericolosi intrugli chimici da spargere nell’atmosfera con motivazioni differenti a seconda del gruppo culturale che ne parla: modificare il clima, diffondere malattie, condizionare le menti con agenti psicoattivi e così via.. Come la Madonna si è evoluta in extraterrestre, anche le vecchie streghe si sono trasformate in scienziati produttori di scie chimiche.
Altro elemento di particolare interesse è l’utilizzo della moderna tecnologia per confermare ciò che può essere sostenuto solo con la fede. Un esempio? L’utilizzo dell’immagine del telo sindonico di Torino per confermare la resurrezione di Cristo. Di recente alcuni fisici dell’ENEA, in barba ad ogni logica scientifica, affermano che l’immagine si è formata con un processo “energetico” compatibile con la resurrezione. Ecco un altro esempio di fede tecnologicamente evoluta. Senza entrare nel merito e senza adoperare inutili tecnicismi, un’affermazione del genere presuppone che ci sia un processo di resurrezione già documentato per poterlo comparare con le tracce di quest’ultima lasciata sul telo. Appare inutile aggiungere altro!
Nonostante lo sviluppo scientifico e tecnologico assuma forme sempre più evolute, anche l’irrazionalità, proprio come un parassita che si evolve e diventa resistente alle nuove cure, si evolve e si adatta alle nuove tecnologie, perché anch’essa, come ogni processo psicofisiologico, fa parte dell’uomo e insieme ad esso cresce, si sviluppa e si modernizza.
Per un approfondimento:
Armando De Vincentiis, Psicopatologia del paranormale, CICAP Edizioni, Padaova 2013.