Lo Specchietto Retrovisore – 31/07/2016

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Christian Zorico (162)

 

 

Immagine3Questo “Specchietto Retrovisore” sarà più sintetico del solito, ricco di spunti ma più breve nella forma. Ricco perché sono molti i temi che hanno influenzato la settimana dei mercati alle nostre spalle. Più breve, in formato telegrafico, perché mentre scrivo sono su una spiaggia della mia amata Puglia. Ho sfruttato il giorno di festa nazionale in Svizzera, per potermi regalare un principio di estate. Ed è stato un regalo anche per lo sguardo. Non più fisso su degli schermi a seguire una price action compulsiva, ma rigenerato dal mare. È stato uno sguardo che è andato oltre, che ha avuto modo di guardare i singoli dettagli, con un più ampio respiro.

E allora, ecco di seguito, proprio come un telegramma, i pensieri e le considerazioni di questi giorni. Scambi di opinioni e analisi fatte con colleghi e altri operatori di mercato.

FED. STOP.

Un non evento, eppure almeno nelle parole si evincevano toni più hawkish. STOP.

Il mercato ci crede per qualche istante, poi rendimenti ancora più giù. STOP. 2yr US tocca 0.765% per poi ripiegare in area 0.73%, 2.5punti base in meno rispetto alla giornata precedente. STOP.kuroda-AFP-kxuB--835x437@IlSole24Ore-Web

BOJ. STOP.

Una delusione. Troppe le aspettative, poche le carte da giocare ancora. Easing sì, ma piano di acquisti bond non incrementato. STOP.

Risultato: il decennale giapponese passa da -0.27% a -0.05% (mentre vi scrivo, 2 agosto). STOP.

Crediamo alla favola della gente con occhi a mandorla che esce dal rendimento misero del loro JGB per prendersi il più succulento Treasury o OAT. Nulla di più sbagliato. Almeno per il momento sembra non esserci un safe haven in grado di soddisfare la fame di rendimento. STOP.

Stress Test. STOP.

“Monte” la peggiore in classifica. STOP.

Piano salvataggio dell’istituto senese che trova elogi sui giornali, ma da subito rileva tutte le falle. (Garanzie mezzanina, casse pensioni, prezzo elevato NPL). STOP.

Redditività a rischio Istituti bancari in Europa. STOP.

Monte dei PaschiUna chiave di lettura possibile. La correzione in atto sull’equity risulta fisiologica alla luce di quanto detto più volte. È come essere lunghi Governativi, lo stesso trade. Comprare certi P/E superiori ai 20, equivale comprare un trentennale. Io ci starei attento. Così come non mi affascina una promessa di rendimento negativa (anche in termini nominali in alcuni casi), non mi fa impazzire neanche un azionario che probabilmente ha corso eccessivamente. Aspettiamo la Bank of England per capire qualcosa in più anche su UK, visto che al momento tutti sembrano minimizzare.

Al netto di tutto, una normalizzazione della politica dei tassi a partire dalla FED, risulta a questo punto l’unica possibile soluzione. Anche l’equity ne beneficerebbe, a partire dai finanziari, depressi non perché poco solvibili, ma per prospettive di utili non brillanti.

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