È una delle cinque grandi Big Tech, forse la più discreta, sicuramente la prima, visto che è stata fondata nel 1975, precisamente il 4 aprile, e che pochi giorni fa ha compiuto 50 anni.
I fondatori, come tutti sappiamo, furono Bill Gates e Paul Allen. L’azienda nacque ad Albuquerque, New Mexico, con l’obiettivo di sviluppare software per l’Altair 8800, uno dei primi “personal” computer.
L’Altair 8800 era fabbricato e commercializzato dall’azienda MITS. Questo microcomputer era dotato di un rivoluzionario processore a 2 MHz (un Intel 8080, inventato anni prima dal fisico italiano Federico Faggin), ed era in vendita in kit da montare al prezzo di 495 dollari.
La leggenda vuole che il primo codice del prototipo software targato Microsoft fu scritto da Bill Gates e Paul Allen durante il tragitto verso il fatidico colloquio con i vertici della MITS.
Il nome originale “Micro-Soft” rifletteva la missione di creare software per i microcomputer e gli home computer che, alla fine degli anni ’70 del secolo scorso, cominciavano ad essere venduti a prezzi sempre più accessibili e, quindi, a diventare sempre più diffusi.
All’inizio di questo articolo ho usato il termine “discreta” per riferirmi all’esposizione di Microsoft rispetto alle altre quattro Big Tech, ma il fatto che un’azienda sia discreta non vuol dire che non sia influente, se non proprio pervasiva.
Pur non producendo, almeno agli inizi, hardware di alta gamma come Apple, né fornendo servizi insostituibili come Google, Meta e Amazon, Microsoft – che fin dalla sua nascita ha sempre e principalmente prodotto software – è probabilmente l’azienda i cui prodotti sono più presenti nelle nostre case e nei nostri uffici.
Pensate, ad esempio, alla suite Microsoft Office, nata il 1° ottobre 1990: da allora la più utilizzata al mondo, con i suoi programmi Word, Excel, PowerPoint, Access e molti altri, divenuti veri e propri riferimenti nel loro segmento.
Oppure pensate al sistema operativo, ossia il software che fa funzionare tutti gli altri programmi sul nostro computer. Se vi chiedessi qual è il più famoso e diffuso, mi rispondereste sicuramente “Windows”, che dal Windows 2 del 1987, passando per versioni iconiche come il celeberrimo Windows XP del 2001, fino all’attuale Windows 11 del 2021, detiene ancora oggi il primato come sistema operativo più utilizzato al mondo.
Insomma, tanto altro ci sarebbe da dire su questa azienda che oggi guarda al futuro con una visione centrata sull’intelligenza artificiale e sul progresso tecnologico responsabile.
Cinquant’anni dopo la sua fondazione, continua a incarnare, se non proprio la mission iniziale – quella celebre “a computer on every desk and in every home” (un computer su ogni scrivania e in ogni casa) – quantomeno la sua versione aggiornata: “to empower every person and every organization on the planet to achieve more” (dare potere a ogni persona e a ogni organizzazione del pianeta per raggiungere di più).
Un auspicio promettente per altri 50, magari 100 anni di sviluppo futuro. Intanto noi celebriamo i 50 anni di Microsoft, la Big Tech “discreta” – ma non troppo – che ha contribuito a costruire il futuro che già stiamo vivendo.