Ci sono storie che vale la pena di raccontare, soprattutto quando appartengono all’immaginario collettivo di una generazione, quella, in questo caso, degli anni ‘80, cresciuta a pane e cassette musicali, prestate, scambiate o piratate perchè la musica non era propriamente a buon mercato ed accessibile a tutti.
Il film Mixed by Erry diretto da Sydney Sibilia racconta questa storia, la storia di tre fratelli napoletani che, da soli, misero a soqquadro il mercato musicale italiano, diventando la prima etichetta discografica del paese per introiti.
Mixed by Erry è la storia del genio italiano Enrico Frattasio, che, con l’aiuto dei suoi due fratelli, riuscì a trasformare la propria passione per la musica ed il desiderio di diventare un disc jockey in un fiorente e florido business da milioni di lire; peccato solo che fosse un affare fuori dai limiti della legalità.
I soldi, però, non sono tutto, e non sono il motore di questa storia che portò i fratelli Frattasio all’apice del successo e della notorietà per poi procurargli guai e rovinose cadute, fino all’arresto, piuttosto è il risvolto di un vuoto di mercato colmato dalle mixtape a marchio “Mixed by Erry”, mercato che chiedeva a gran voce musica a basso costo ma di qualità elevata e pari all’originale.
Mercato che si lasciò ispirare e guidare dal genio di Erry, assoluto anticipatore dei tempi, che ebbe la grandissima intuizione di capire che lasciando a fine compilation dei suggerimenti musicali che potevano incontrare i gusti degli ascoltatori poteva reiterare l’acquisto delle sue mixtape, tutto questo molto prima dei suggerimenti di Spotify e degli algoritmi di Google.
Enrico capì anche e prima degli altri che il consumo di musica pretendeva (e pretende ancora oggi) immediatezza, quella che Mixed by Erry riusciva ad assicurare già dopo la prima serata del Festival di Sanremo, fornendo la compilation delle canzoni in gara mentre quella ufficiale sarebbe stata distribuita solo una settimana dopo la chiusura del Festival, gettando così le basi della moderna discografia e arrivando addirittura a svolgere il ruolo di talent scout, inserendo a fine compilation gli artisti emergenti e più meritevoli del panorama musicale soprattutto partenopeo.
Le cassette vendute illegalmente e distribuite in modo capillare da Mixed by Erry vennero percepite dagli acquirenti come le più originali tra i falsi, tanto da essere imitate e contraffatte a loro volta; una bella rivincita per i fratelli Frattasio, in cerca di riscatto da una vita al margine della società ed in cui purtroppo la creatività non lega spesso con la legalità.
Nonostante questo, Sydney Sibilia riesce a raccontare la storia di Enrico Frattasio facendocelo sembrare un moderno eroe contemporaneo, un innovatore che usò con grandissima competenza le sue mixtape per diffondere la musica tra i giovani, contribuendo a creare quel gusto musicale internazionale che segnò tutti gli anni ‘80 e che ancora influenza la nostra cultura.
Minuziosa la ricostruzione storica, dall’abbigliamento alle apparecchiature elettroniche, alle musiche d’epoca impreziosite dalla colonna sonora di Michele Braga e da un brano inedito del misterioso cantautore partenopeo Liberato.
Sullo sfondo, la Napoli che si infiamma per Maradona, la malavita che tenta di mettere le mani su un business fiorente e la Guardia di Finanza, instancabile presidio di legalità anche quando la lotta alla pirateria sembra quella tra Davide e Golia.
Dopo Mixed by Erry la musica e la discografia in Italia non furono più le stesse, i discografici fondarono la FMP (Federazione contro la pirateria musicale) nel 1996 con lo scopo di arginare il fenomeno della pirateria musicale e vietare la riproduzione non autorizzata, la contraffazione ed il noleggio di materiale audiovisivo, ma la pirateria ha trovato, anche grazie alla rete internet, altre forme ed altri modi di sopravvivere, mentre di Mixed by Erry resta soltanto una rocambolesca storia, nostalgica e romantica, che racconta un mondo in cui fruire della musica non era così facile come oggi, ma sicuramente più consapevole.
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