Nastri d’Argento 2021: I verdetti

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La regidta Emma Dante del film Le sorelle Macaluso, ai Nastri d'Argento 2021.
La regista Emma Dante.

Il premio cinematografico più antico d’Europa e il secondo al mondo dietro gli Oscar americani, è giunto alla sua 75esima edizione. Un’edizione, quella svoltasi nella giornata di martedì 22 giugno, fortemente declinata al femminile, con il trionfo della regista Emma Dante e il suo Le sorelle Macaluso, che vince ben 5 Nastri (i più importanti: miglior film, regia, produzione).

L’edizione al “femminile” continua con il Nastro Speciale a Susanna Nicchiarelli per Miss Marx, dichiarato Film dell’Anno; con Teresa Saponangelo vincitrice del Nastro come miglior attrice per Il buco in testa; con l’ex aequo di Miriam Leone (L’amore a domicilio) e Valentina Lodovini (10 giorni con Babbo Natale) come migliori attrici di commedia; e con Sara Serraiocco vincitrice come miglior attrice non protagonista per Non odiare.

Al maschile exploit di prestigio come Elio Germano che si aggiudica il Nastro come miglior attore di commedia per L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, a proposito, questa pellicola si è aggiudicata ben 4 premi, tra cui quello alla miglior commedia; come Kim Rossi Stuart, altra vecchia gloriosa conoscenza del nostro cinema, che si aggiudica ben 2 Nastri in un colpo solo, quello al miglior attore protagonista per Cosa sarà e quello alla migliore sceneggiatura in coppia con Francesco Bruni, proprio per lo stesso film; per concludere con Massimo Popolizio e Pietro Castellitto, vincitori rispettivamente del premio come miglior attore non protagonista e miglior regista esordiente, entrambi per I predatori.

Una scena del film Le sorelle Macaluso, di Emma Dante
Una scena del film “Le sorelle Macaluso”, di Emma Dante, che ha vinto ben 5 Nastri fra cui Miglior film e Miglior Regia.

Di livello assoluto poi, la categoria dei Nastri Speciali, praticamente quelli “alla carriera”: tra applausi scroscianti, Sophia Loren si aggiudica il Nastro di Platino per i 75 anni di carriera; mentre Renato Pozzetto ottiene il Nastro alla Carriera per l’interpretazione “sofferta, sorprendente e carica di emozione” del film di Pupi Avati Lei mi parla ancora. Completano questa speciale categoria Colin FIrth (Nastro europeo), Giuliano Sangiorgi (Nastro come miglior cameo) e Laura Pausini, reduce dal trionfo dei Golden Globe e dalla nominations agli Oscar (Nastro come miglior canzone originale) per La vita davanti a sé.

I Nastri d’Argento si mantengono dunque più giovani che mai, arrivati al 75esimo anno di età. Rispetto al “fratello minore” dei David di Donatello, continuano ad avere una loro identità, una loro indipendenza nelle scelte e nelle tendenze, avendo adottato, soprattutto negli ultimi anni, uno stile sobrio, meno incline alla spettacolarizzazione e al commerciale.

Per cui lunga vita ai Nastri d’Argento e buon cinema italiano a tutti!

 

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