Tutto comincia con un’eclissi di sole e una voce off che raccontano di una storia epica: “Fu in quel giorno che una forza maligna emerse dalle viscere della Terra… Per distruggere il gioco più bello!”
È il 1996, l’anno dell’Europeo di Calcio in Inghilterra, quando nei primi mesi dell’anno esce uno spot della Nike che è destinato a lasciare il segno nella storia della pubblicità per almeno 3 motivi.
Primo motivo, lo spot si chiama “Good vs Evil” (Bene contro Male) e presenta un impianto davvero cinematografico, a cominciare dalla location che sembra il Colosseo di Roma, ma che in realtà è l’anfiteatro romano di El Jem in Tunisia.
Il secondo motivo è la storia che narra di un’epica battaglia tra bene e male attraverso la disputa di una partita di calcio che vede contrapposti da una parte dei giocatori demoniaci che sembrano una versione macchiettistica degli All Blacks e dall’altra un “Global Golden Team” formato da 10 giocatori (?) e composto dai più grandi campioni dell’epoca, che sono: Jorge Campos, Manuel Rui Costa, Luis Figo, Patrick Kluivert, Edgar Davids, Thomas Brolin, Paolo Maldini, Eric Cantona, Ronaldo e Ian Wright.
Terzo ed ultimo motivo, ci sono la regia di Tarsem Singh, celebrato autore di film, spot e videoclip famosi, che opta per una messa in scena spettacolare che ne fece all’epoca lo spot più costoso della storia della pubblicità: infatti costerà 1 milione di dollari e ci vorranno 17 giorni di riprese per realizzarlo.
Good vs Evil sarà seguito nei 10 anni successivi da altri celebri spot, come Nike Airport in occasione del Mondiali di Francia del 1998 o The Mission del 2000, girato al Palazzo della Civiltà Italiana di Roma, ma soprattutto sarà fra i primi spot che contribuirà a definire la figura del “calciatore postmoderno”, nella quale i calciatori non erano più semplici sportivi, ma stavano diventando dei veri e propri brand, sempre più simili a ciò che sono oggi.
E voi, vi ricordate questo spot?
Fatemelo sapere nei commenti.