Perché la Pubblica Amministrazione dovrebbe avere un canale YouTube?

0
2714
La pubblica amministrazione, i social network ed il canale YouTubeYoutube ha imboccato ormai da tempo la via della trasformazione in un vero e proprio social network. Sono state introdotte alcune funzioni ed opzioni che lo avvicinano sempre più alle modalità che ben conosciamo e che riguardano altre piattaforme. Una Pubblica Amministrazione sempre più vicina ai cittadini non può e non deve ignorare questo strumento nell’ambito della sua comunicazione istituzionale. Scopriamo perché. Innanzitutto il canale Youtube permette di caricare video anche di lunga durata e quindi permette di trasmettere novità ed informazioni che necessitino di approfondimenti. Ancora, rende possibile la definizione di playlist che, tradotte secondo le necessità di una pubblica amministrazione, potrebbero trasformarsi in rubriche tematiche. Penso ad esempio ai tanti dipartimenti di un’amministrazione pubblica che potrebbero avvalersi di playlist dedicate. Temi diversi ma collegati tra loro sulla stessa piattaforma. Un’amministrazione comunale, per fare un esempio concreto, potrebbe informare i cittadini su tributi, raccolta dei rifiuti o informazioni in materia di mobilità magari in concomitanza di grandi eventi. Anche altri generi di enti potrebbero avvalersi di uno strumento eccellente come Youtube, penso agli Ordini professionali che possono veicolare messaggi che vanno dalla formazione all’informazione. Si potrebbero raccogliere in una playlist tutti gli interventi dei relatori ad un convegno di interesse per la categoria o ricordare ai colleghi alcune scadenze. Tuttavia, le pubbliche amministrazioni che utilizzino al meglio le potenzialità di Youtube sono ancora poche. Perché? Probabilmente il canale video di Google sconta la grande fama ed il grande utilizzo nel mondo degli adolescenti. Questo potrebbe farlo apparire non adeguato alle finalità di una pubblica amministrazione. Ma non è così, il mondo Youtube non è solo per adolescenti. Inutile ricordare, purtroppo, il ritardo che spesso le PA accumulano sull’utilizzo delle piattaforme digitali a causa della mancanza di figure professionali all’interno e della difficoltà di ricercare anche all’esterno professionisti in grado di accompagnarle realmente nel mondo della comunicazione digitale. Resta il fatto, per concludere, che un approccio cross mediale al mondo della comunicazione online è improcrastinabile e pertanto bisognerebbe sostenere ulteriormente l’agenda digitale del paese, con particolare riferimento alle pubbliche amministrazioni aiutandole ad entrare in contatto con quelle figure professionali in grado di gestire e promuovere i canali multimediali, a partire da Youtube.

Youtube ha imboccato ormai da tempo la via della trasformazione in un vero e proprio social network.
Sono state introdotte alcune funzioni ed opzioni che lo avvicinano sempre più alle modalità che ben conosciamo e che riguardano altre piattaforme.

Una Pubblica Amministrazione sempre più vicina ai cittadini non può e non deve ignorare questo strumento nell’ambito della sua comunicazione istituzionale.

Scopriamo perché.

Innanzitutto il canale Youtube permette di caricare video anche di lunga durata e quindi permette di trasmettere novità ed informazioni che necessitino di approfondimenti. Ancora, rende possibile la definizione di playlist che, tradotte secondo le necessità di una pubblica amministrazione, potrebbero trasformarsi in rubriche tematiche.

Pensiamo ad esempio ai tanti dipartimenti di un’amministrazione pubblica che potrebbero avvalersi di playlist dedicate. Temi diversi, ma collegati tra loro sulla stessa piattaforma. Un’amministrazione comunale, per fare un esempio concreto, potrebbe informare i cittadini su tributi, raccolta dei rifiuti o informazioni in materia di mobilità magari in concomitanza di grandi eventi.

Anche altri generi di enti potrebbero avvalersi di uno strumento eccellente come Youtube, penso agli Ordini professionali che possono veicolare messaggi che vanno dalla formazione all’informazione. Si potrebbero raccogliere in una playlist tutti gli interventi dei relatori ad un convegno di interesse per la categoria o ricordare ai colleghi alcune scadenze.La pubblica amministrazione, i social network ed il canale YouTubeYoutube ha imboccato ormai da tempo la via della trasformazione in un vero e proprio social network. Sono state introdotte alcune funzioni ed opzioni che lo avvicinano sempre più alle modalità che ben conosciamo e che riguardano altre piattaforme. Una Pubblica Amministrazione sempre più vicina ai cittadini non può e non deve ignorare questo strumento nell’ambito della sua comunicazione istituzionale. Scopriamo perché. Innanzitutto il canale Youtube permette di caricare video anche di lunga durata e quindi permette di trasmettere novità ed informazioni che necessitino di approfondimenti. Ancora, rende possibile la definizione di playlist che, tradotte secondo le necessità di una pubblica amministrazione, potrebbero trasformarsi in rubriche tematiche. Penso ad esempio ai tanti dipartimenti di un’amministrazione pubblica che potrebbero avvalersi di playlist dedicate. Temi diversi ma collegati tra loro sulla stessa piattaforma. Un’amministrazione comunale, per fare un esempio concreto, potrebbe informare i cittadini su tributi, raccolta dei rifiuti o informazioni in materia di mobilità magari in concomitanza di grandi eventi. Anche altri generi di enti potrebbero avvalersi di uno strumento eccellente come Youtube, penso agli Ordini professionali che possono veicolare messaggi che vanno dalla formazione all’informazione. Si potrebbero raccogliere in una playlist tutti gli interventi dei relatori ad un convegno di interesse per la categoria o ricordare ai colleghi alcune scadenze. Tuttavia, le pubbliche amministrazioni che utilizzino al meglio le potenzialità di Youtube sono ancora poche. Perché? Probabilmente il canale video di Google sconta la grande fama ed il grande utilizzo nel mondo degli adolescenti. Questo potrebbe farlo apparire non adeguato alle finalità di una pubblica amministrazione. Ma non è così, il mondo Youtube non è solo per adolescenti. Inutile ricordare, purtroppo, il ritardo che spesso le PA accumulano sull’utilizzo delle piattaforme digitali a causa della mancanza di figure professionali all’interno e della difficoltà di ricercare anche all’esterno professionisti in grado di accompagnarle realmente nel mondo della comunicazione digitale. Resta il fatto, per concludere, che un approccio cross mediale al mondo della comunicazione online è improcrastinabile e pertanto bisognerebbe sostenere ulteriormente l’agenda digitale del paese, con particolare riferimento alle pubbliche amministrazioni aiutandole ad entrare in contatto con quelle figure professionali in grado di gestire e promuovere i canali multimediali, a partire da Youtube.

Tuttavia, le pubbliche amministrazioni che utilizzano al meglio le potenzialità di Youtube sono ancora poche. Perché? Probabilmente il canale video di Google sconta la grande fama ed il grande utilizzo nel mondo degli adolescenti. Questo potrebbe farlo apparire non adeguato alle finalità di una pubblica amministrazione. Ma non è così, il mondo Youtube non è solo per adolescenti.

Inutile ricordare, purtroppo, il ritardo che spesso le PA accumulano sull’utilizzo delle piattaforme digitali a causa della mancanza di figure professionali all’interno e della difficoltà di ricercare anche all’esterno professionisti in grado di accompagnarle realmente nel mondo della comunicazione digitale.

Resta il fatto, per concludere, che un approccio cross mediale al mondo della comunicazione online è improcrastinabile e pertanto bisognerebbe sostenere ulteriormente l’agenda digitale del paese, con particolare riferimento alle pubbliche amministrazioni aiutandole ad entrare in contatto con quelle figure professionali in grado di gestire e promuovere i canali multimediali, a partire da Youtube.

Hai letto fino qui? Allora questi contenuti devono essere davvero interessanti!

Iscriviti per restare in contatto con Smart Marketing. Senza perderti nulla!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.