Il 19 aprile 2018 è uscito un libro che parla della nascita di una “nuova specie umana”, capace di scardinare vecchie convinzioni, creare nuovi modi di comunicare e inventare nuovi paradigmi. Questa nuova specie umana ha un nome ben preciso ed un terreno nuovo in cui si muove liberamente: rispettivamente lo “youtuber” e “YouTube”.
Il libro in questione è “Rivoluzione YouTuber – Sogni e affari. Le star del web si raccontano” edito da PaperFirst (la casa editrice de “Il Fatto Quotidiano”) e scritto a quattro mani da Andrea Amato (giornalista, scrittore ed autore) e Matteo Maffucci (presentatore, scrittore e fondatore del gruppo “Zero Assoluto”).
Quando escono libri sul mondo digitale, almeno in un primo momento, sono sempre un po’ scettico sulla scelta di acquistarli o meno (cosa che però quasi mai non faccio). Dato che il digitale è in continua trasformazione si corre sempre il rischio che il libro risulti “vecchio” già dopo poche settimane dalla sua uscita. Questo, a dir la verità, è un assunto vero se si parla di libri di stampo tecnico. Il motivo è semplice: le piattaforme sono in continua evoluzione e pertanto, in molti casi, l’autore di turno deve fare presto a scriverne un’edizione aggiornata per restare al passo con le modifiche apportate.
Il libro in questione – “Rivoluzione YouTuber – Sogni e affari. Le star del web si raccontano” – ci toglie sin da subito qualsiasi dubbio sulla sua natura. Non è affatto tecnico, anche se sono molte le cose “tecniche” che si possono imparare. Già nella scelta del sottotitolo si intuisce molto chiaramente cosa andremo a trovare all’interno delle pagine: storie, racconti e aneddoti degli youtuber più popolari. Ma, non solo.
Il libro infatti parte con una disamina molto attenta sui numeri generati dalla piattaforma di video sharing più famosa al mondo – YouTube – da quando, ormai 13 anni fa, è stata messa online da Chad Hurley, Jawed Karim e Steve Chen.
Qualche esempio.
Nel mondo vengono caricate oltre 400 ore di video ogni minuto su Youtube (dati alla prima metà del 2017) che può disporre di un pubblico formato da oltre un miliardo di utenti. Negli USA YouTube raggiunge più adulti nella fascia di età 18-34 e 18-49 rispetto a qualsiasi altra rete via cavo. Solo nel 2014, in Italia, i creatori di contenuti che hanno utilizzato questa piattaforma hanno generato tra i 30 e i 40 milioni di euro in attività economiche. E l’indotto sui creator, secondo quanto riporta un’indagine di Deloitte, ha generato circa 600 posti di lavoro.
Le aziende si sono accorte della portata di questo fenomeno, o di questa rivoluzione per dirla come Amato e Maffucci, tanto da investire molto in pubblicità e su gli youtuber stessi, divenuti ormai veri e propri influencer e star del web con milioni di visualizzazioni all’attivo.
Gli youtuber hanno infatti compiuto negli anni una vera e propria rivoluzione. Se sino a qualche anno fa era solo la televisione a comandare ed attrarre l’attenzione degli spettatori, e quindi degli investitori, oggi non è più così. Basti pensare che un personaggio del calibro di Fiorello ha 1,2 milioni di follower su Twitter e iPantellas, ad esempio, hanno 3 milioni di iscritti al loro canale YouTube. Altri esempi: Gordon, trentenne con una parrucca bionda in testa, ha oltre un milione di donne che lo seguono come un profeta su Facebook o, Elisa Maino, una quindicenne famosa in tutto il mondo per i suoi video su Musical.ly.
Questi numeri non ci possono portare a definire questa come una rivoluzione e la nascita di un nuovo paradigma?
La domanda è ovviamente retorica. E la risposta è certamente sì.
All’interno del libro e attraverso il racconto anche personale di 3 generazioni di youtuber – dai primissimi Willwoosh, Daniele Doesn’t Matter e i Nirkiop sino a Elisa Maino e Luis, passando da Francesco Sole, IlvostrocaroDexter e Gordon, solo per citarne alcuni – si riesce a capire profondamente cosa c’è dietro questa rivoluzione: la voglia di alcuni ragazzi di raccontare le loro vite e i loro interessi, il più delle volte per puro divertimento. Il resto lo hanno fatto le persone che si sono appassionate ai loro racconti. Perché c’è da dirlo, stiamo parlando di professionisti veri, gente capace di intrattenere ormai da anni milioni di spettatori, o meglio, capaci di creare attorno a sé delle community coese e “devote”.
“Rivoluzione YouTuber – Sogni e affari. Le star del web si raccontano” sostanzialmente ci dice questo: sino a qualche tempo fa era impensabile che una persona al di fuori di quelli che sono i canali ufficiali (per l’Italia, Rai 1 e Canale 5) potesse collezionare milioni di visualizzazioni con dei costi molto molto limitati. Oggi no, è possibile. E gli youtuber sono lì, pronti a dimostrarcelo.