Armando De Vincentiis (29)
Se ci dovessimo soffermare a riflettere sull’andamento dell’anno passato potremmo fare una serie infinita di riflessioni su cose belle, brutte, significative, per le quali non basterebbe un poderoso libro a raccoglierle. Dal punto di vista dei miei interessi concentrerò l’attenzione sugli accadimenti scientifici dell’ultimo anno e, dal momento in cui il tema che ci preme è quello di evidenziare e, metaforicamente, salvare le cose più importanti dell’anno trascorso, io salverei, di sicuro, la ricerca scientifica.
Questo è stato un anno particolarmente significativo sotto l’aspetto della ricerca scientifica in diversi campi del sapere umano. Tra queste, ad esempio, è l’atterraggio della sonda Rosetta sulla superficie di una cometa. Cosa c’è di straordinario? Innanzitutto la continua conquista dello spazio e l’acquisizione di nuove conoscenze sulle origini della vita. Ma, se si vuole essere ironici, l’uomo ha battuto sul tempo quello che da anni ha sempre temuto. Viviamo nel timore, alimentato soprattutto dai documentari sull’argomento, di essere colpiti da un corpo spaziale (cometa, asteroide) vagante nel cosmo, mentre è stato proprio l’uomo ad atterrare per primo su di esso. Una bella soddisfazione vero?
Ancora una soddisfazione dell’uomo sulla natura è la realizzazione di un cromosoma sintetico realizzato nelle università americane di New York e Johns Hopkins. La sua importanza? L’apertura di nuove possibilità nella costruzione di cellule artificiali che possiedano specifici geni. Provate ad immaginare le applicazioni future di questa scoperta.
Sempre sul dominio dell’uomo sulla conoscenza e l’evoluzione della vita, un’altra formidabile scoperta ci viene dalla paleontologia dove sono stati chiariti i meccanismi di trasformazione dei dinosauri nei moderni uccelli.
E ciò è stato permesso grazie ad un confronto con gli scheletri degli uccelli preistorici, i dinosauri e gli uccelli odierni, scoprendo come i dinosauri si siano evoluti con l’acquisizione di taglie ridotte e corpi leggeri con maggiori possibilità di adattamento, dopo la quasi totale estinzione del periodo Cretaceo risalente a circa 65 milioni di anni fa.
E che dire di una scoperta che, sempre ironicamente parlando, a momenti conferma l’idea della leggendaria contessa Elizabeth Beathory, la cosiddetta contessa Dracula, che beveva il sangue delle sue vittime nella convinzione di ringiovanire? Un esperimento sui topi, riportato sulla rivista Nature Medicine, ha evidenziato che il passaggio di sangue da un soggetto più giovane ad uno più anziano ha fatto si che quest’ultimo migliorasse le sue condizioni. Le applicazioni? Per ora tutte da scoprire, ma di sicuro l’apertura di nuovi e potenziali scenari medici futuri.
Di certo non sono le uniche scoperte dell’ultimo anno ma rappresentano solo un piccolo assaggio delle potenzialità dell’uomo e della sua capacità di addentrarsi nei meandri della conoscenza.
Ciò che va salvato quindi è il continuo impegno dell’uomo in ambito scientifico. La scienza (e dovrebbe essere ricordato in ogni momento ai suoi detrattori*) è l’unico mezzo per il quale vale la pena investire, lottare e divulgare.
*(Per meglio comprenderci darò una definizione personale di detrattori della scienza: coloro che non hanno capito nulla della natura umana, coloro che non hanno idea di cosa sia l’oggetto da loro contestato, coloro che non sanno che oggi vivono e si curano solo ed esclusivamente grazie ad essa, coloro che non sanno che si concedono di esprimere opinioni negative su di essa e divulgarle solo grazie ai mezzi che essa stessa (network, chat, web) ha consentito di sviluppare, coloro che prediligono la dimensione mistica e spirituale ma che ricorrono ai mezzi della scienza in caso di necessità).
La scienza è un mezzo di evoluzione e di sopravvivenza, è per questo ribadisco che ciò che va salvato del 2014 è una delle sue massime espressioni: la ricerca che, ovviamente, dovrà essere salvata e sostenuta per il resto della nostra vita, quest’ultima, probabilmente, grazie ad essa, sarà sempre più lunga e qualitativamente migliore. Science what else?