Se, come mi auguro, non sei qui per la prima volta e un po’ mi leggi, saprai bene che la fine dell’anno non rappresenta per me il classico momento in cui si fanno i bilanci. Quel momento l’ho vissuto qualche mese fa, sul finire dell’estate.
Sul piano personale e professionale ho realizzato molte di quello che mi ero prefissato. Ho coltivato passioni, appreso nuove conoscenze e scoperto anche nuove parti di me. Ogni anno mi piace acquisire nuove consapevolezze e imparare a conoscermi un po’ di più. Anche sul piano fisico: saper comprendere gli stimoli e i messaggi che ti comunica il corpo, credo che sia la cosa che più mi fa sentire vivo.
Ma di certo non ho realizzato né tutto né nel miglior modo di sempre.
Ho vissuto rallentamenti, momenti tristi, difficoltà, rinunce. E va bene così. Senza questi aspetti, le consapevolezze di cui sopra, molto probabilmente non sarebbero arrivate. Quando si dice che si impara di più dagli errori che dai successi, non si dice qualcosa di propriamente inesatto.
Fine dicembre e inizio gennaio rappresentano per me dell’altro: l’evoluzione.
Non sono affatto dell’idea che si debba buttare il vecchio per il nuovo. Il vecchio, se così lo vogliamo chiamare, rappresenta il nostro patrimonio più prezioso. Anche se si tratta di un vecchio fatto di rimpianti.
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Per molti è il periodo dei bilanci. Per altri quello della lista dei buoni propositi. Al netto di quello che può rappresentare per ognuno di noi, ogni fine anno si porta inesorabilmente dietro pensieri, riflessioni e la pianificazione di nuovi progetti.
Partire da quello che si ha, ci dà la possibilità di iniziare da qualcosa e non da zero. La consapevolezza di conoscere cosa non è andato bene, e dove vorremmo andare, sarà la nostra guida per intraprendere un nuovo cammino.
E, nel caso in cui si stia seguendo già un percorso ben delineato, avere una mappa e un diario di bordo può fare la differenza nei momenti in cui si presenteranno ostacoli, deviazioni e soste momentanee.
Personalmente credo che tenere traccia di ciò che si fa, dal lavoro allo svago, sia l’unico modo per non perdersi nulla e per avere sotto controllo le proprie azioni. Specie in un mondo così carico di informazioni come quello in cui viviamo. Pianificare, agire e analizzare è la regola aurea in questo senso.
E, come detto, non parlo solo di obiettivi professionali: da quanto tempo stai rimandando di guardare le strutture presenti nello Smart box che ti hanno sicuramente regalato in questi mesi o proprio per Natale (lo scorso, magari), hai agito prenotando la struttura e infine hai analizzato la situazione e l’hai messa in relazione con le altre attività che hai pianificato di portare avanti?
Pensaci durante questi ultimi giorni di festa.
Buon 2025,
Ivan Zorico