Simply the best 2024 – L’editoriale di Raffaello Castellano

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Foto di azerbaijan_stockers da Freepik.
Nell'immagine Raffaello Castellano Direttore responsabile del mensile Smart MarketingCosa dire su questo 2024 appena passato?
Quale mai sarà il mio “simply the best” da recuperare e portare con me nel nuovo anno?
Se, come giornalista, dovessi guardare allo scenario nazionale e internazionale, ci sarebbe ben poco di positivo e valido da recuperare, ma prima che giornalista e direttore responsabile di questo magazine sono un individuo, e come tale cercherò di recuperare nel mio percorso di 365 giorni appena compiuto le cose migliori da portare nel nuovo anno.
Fedele alla regola che ci ha insegnato Honoré de Balzac (o Lev Tolstoj, l’attribuzione è controversa): “Se vuoi essere veramente universale, parla del tuo villaggio“, la cosa migliore o quanto meno più pratica che posso fare per analizzare il 2024 è quella di guardarlo dal mio personale punto di vista, cercando di ricavarne qualche insegnamento o consiglio che possa essere utile anche per gli altri.

I bilanci, soprattutto quelli che rendiamo pubblici, sono difficili, perchè arrivati alla fine dell’anno guardiamo con più indulgenza a quello che abbiamo fatto e che non abbiamo fatto.

Essere sinceri al 100% risulta difficile, ma non impossibile, ed è con questa consapevolezza che proverò a raccontarvi il mio 2024.

Dal punto di vista professionale, è stato un anno buono:

Il nostro magazine continua a crescere, soprattutto sui social, su cui stiamo investendo (insieme al mio socio Ivan Zorico) molte delle nostre energie.

Come giornalista ho pubblicato 87 articoli e 166 post sui miei canali social, cercando di condividere le idee e i concetti che più mi intrigano.

Il progetto Galattica che stiamo sviluppando insieme alla mia socia Maddalena D’Amicis al Laboratorio Urbano Mediterraneo ci sta regalando molte soddisfazioni, non solo economiche.

Come docente esperto ho svolto circa 200 ore di formazione fra quelle di informatica del progetto Galattica, quelle di orientamento per le competenze trasversali e STEAM con l’Agenzia formativa Ulisse e quelle di social media marketing con il Centro di formazione professionale Programma Sviluppo.

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Per molti è il periodo dei bilanci. Per altri quello della lista dei buoni propositi. Al netto di quello che può rappresentare per ognuno di noi, ogni fine anno si porta inesorabilmente dietro pensieri, riflessioni e la pianificazione di nuovi progetti.

Dal punto di vista della crescita e aggiornamento professionale ed umano è stato, se possibile, un 2024 ancora migliore:

Ho letto 37 libri, uno più bello ed istruttivo degli altri.

Ho partecipato a circa 110 ore di formazione e aggiornamento professionale fra corsi di coaching, di giornalismo e gestione di una biblioteca pubblica.

Ho conosciuto molte persone interessanti e profonde, molte sui social, ma anche dal vivo, che hanno condiviso con me valori, punti di vista e pensieri che mi hanno arricchito e fatto maturare.

Però in questo quadro che sembra idilliaco, in questo anno che è appena trascorso, ci sono anche cose che ho trascurato e delle quali mi vergogno.

Tanto per cominciare, ho trascurato la mia famiglia, anzi le mie famiglie, visto che ho i genitori separati e una grande famiglia allargata; ho visto poco mio padre ed è una cosa che non voglio ripetere nel 2025.

Ho trascurato anche i vecchi amici Luigi, Elena, Pino e Massimo e negli ultimi mesi anche gli amici meno vecchi come Domenico, Simona e Alessio. Questo “trascurare” gli affetti più cari tra famigliari e amici è una cosa che non ho mai fatto, o almeno non nella misura in cui è avvenuto nel corso di quest’ultimo anno.

Nell'immagine una mano asegna 5 stelle su di uno schermo trasparente "Simply the best"- Smart Marketing
Foto di DilokaStudio da Freepik.

Mi sono reso conto che gli amici che frequento “regolarmente” sono solo quelli con cui interagisco professionalmente; e questa è una cosa abbastanza triste.

Ma ho anche trascurato le mie passioni e il tempo che dedico a me, ho visto pochi film al cinema, pochissimi concerti, solo 2 mostre e nessun spettacolo teatrale, insomma tutto ciò che il 2024 mi ha dato sul piano professionale se lo è preso, e con gli interessi, sul piano personale.

Alla luce di questo anno buono e pessimo allo stesso tempo, ho deciso che il mio primo e principale buon proposito per il 2025 sarà quello di bilanciare meglio il rapporto fra lavoro e tempo libero. Perché, se è vero che come libero professionista devo prendere ogni opportunità di lavoro quando arriva, questo non deve fornirmi un alibi per trascurare gli affetti e la mia persona.

Perchè, a dirla tutta, il bilancio di questo 2024 mi entusiasma, certo, ma mi lascia con una sensazione di amaro in bocca che non riesco a togliermi, perchè il dolce, lo zucchero delle nostre vite lo troviamo in quelle esperienze semplici e banali che ci vedono ridere, piangere ed emozionarci con i nostri famigliari e gli amici di una vita.

E per te che anno è stato quello appena trascorso, qual è il tuo “simply the best” che porterai con te nel 2025?

Fammelo sapere nei commenti.

Buona lettura e buon anno!

 

Raffaello Castellano

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