Da un lato due che hanno messo in piedi una delle più importanti realtà imprenditoriali e culturali degli ultimi anni, dall’altra solo i creatori di Apple, Steve Jobs e Steve Wozniak.
Ovviamente sto scherzando.
Ma la storia che sto per raccontarvi, potrà sembrarvi strano, assomiglia per certi versi ad una di quelle che si studiano nelle scuole di management e che tanto ispirano chi ha voglia e idee per intraprendere.
Queste storie non prendono mai il via con un disegno imprenditoriale ben preciso. O meglio, il progetto c’è, ma quello che fa da boost è tutt’altro. Sono l’unità di intenti tra le persone, la voglia di fare insieme qualcosa di bello e di lavorare a qualcosa che renda felici. Insomma prima di essere una storia imprenditoriale, sono storie di amicizia, di incontri e passioni comuni.
E, date le premesse, vedrete che l’azzardo di paragonarci alla Apple, almeno nell’incipit, non è stato poi così balzano.
State a vedere…
Come spesso accade si condividono progetti, desideri e sogni con le persone che ci sono più vicine e, come spesso accade, capita di circondarci di amici che hanno i nostri stessi interessi e passioni.
Ed infatti, agli inizi del Febbraio 2014, è accaduto proprio questo.
Quando ho maturato l’idea di mettere in piedi un mensile online che parlasse di marketing, comunicazione e social media, la prima cosa che ho fatto è stata quella di parlarne (a dire il vero ho scritto su messenger) con l’amico Raffaello Castellano (quell’omone che nella foto è alla mia destra) che ha sin da subito abbracciato con entusiasmo il progetto. L’amicizia con Raffaello è nata tra i banchi di un corso di formazione, sul marketing per l’appunto, ed è cresciuta da un lato per via dei tanti interessi comuni e dall’altro per la complementarietà dei caratteri. Più creativo e sognatore lui, più pragmatico e risoluto io. Insomma formavamo (e formiamo) una squadra fortissimi :).
Per tornare allo spropositato paragone iniziale, per noi non c’è stato il mitologico garage di Steve Jobs e di Steve Wozniak a fare da catalizzatore ma, da buoni italiani, l’idea ha preso corpo davanti al solito caffè, consumato al solito bar, che già tante volte era stato testimone (e magari anche custode) dei nostri sogni e delle nostre aspirazioni. Dopo quel caffè, la rivista ha iniziato a prendere forma anche grazie a (in serie) tanto lavoro, intervallato da tanto lavoro e arricchito da ancora tanto lavoro. E notti insonni.
E le cose, passati ormai oltre 4 anni di attività e 50 numeri pubblicati, non sono poi così cambiate. Ma torniamo al Febbraio del 2014.
Non appena definito il progetto, ci siamo ovviamente posti la questione di dover raggruppare una squadra di persone (la redazione) che condividesse i nostri intenti e che fosse allineata alle tematiche trattate nel mensile. Qui il compito è stato più “semplice”. Facendo ancora riferimento a Steve Jobs e, in questo caso all’ormai celebre discorso tenuto dinanzi agli studenti dell’Università di Stanford, in quei giorni ci sono rimbalzati in testa dei nomi, dei volti e delle storie, che in qualche modo abbiamo incontrato durante il nostro percorso. Come se i famosi “puntini”, tanto decantati dal fondatore di Apple, si connettessero magicamente l’un l’altro per restituirci l’elenco di quelle persone capaci di supportarci in questo progetto. Persone e non risorse; anzi persone di valore prima ancora che abili e preparati professionisti.
Sin qui il passato. Facciamo un balzo ed arriviamo ai giorni nostri.
Pian piano, però.
Quattro anni non sono pochi, anzi. Specie se si è in una fase della vita dove le scelte che fai ti possono portare a 1000 km di distanza dal posto in cui sei nato e cresciuto, e stravolgere equilibri che pensavi immutabili. In tutto questo tempo Smart Marketing è cresciuto, ed io con lui. Ci siamo fatti compagnia, ha occupato gran parte dei miei momenti liberi e mi ha aiutato a crescere umanamente, oltre che professionalmente. Lui nel frattempo non è stato a guardare; si è fatto conoscere dagli addetti ai lavori (sono diverse le proposte di media partnership di rilievo che gli/ci sono pervenute nell’ultimo periodo) ed ha fidelizzato un bel numero di lettori che vogliono restare aggiornati sulle ultime novità dal mondo del marketing e della comunicazione.
Negli anni alcune persone si sono fisiologicamente allontanate dal progetto, altre si sono avvicinate con interesse e dedizione. Altre ancora gli sono, e ci sono, rimaste fedeli da sempre. Dinamiche comuni insomma, nella vita come nel lavoro.
Questo mese Smart Marketing festeggia il 50esimo numero in pubblicazione e capirete quindi il perché della scelta di dedicarlo ad un tema così celebrativo – Traguardi – e, in particolare, di questo articolo così appassionato.
Ma, se come spero, sono riuscito a trasmettervi un po’ di quello che provo e la genesi di questo mensile, mi comprenderete.