PageGroup, leader mondiale nella ricerca e selezione del personale e affermata società di recruiting propone un decalogo per ottimizzare lo Smart Working. Si tratta di un’iniziativa resa ancora più interessante in questo 2020, in cui la pandemia di Covid-19 ha reso molte aziende smart e portato agli occhi di tutti il tema dello smart working.
Worklife Balance: un asset per trattenere i talenti in azienda
L’idea di stilare un decalogo dello smart working nasce dall’idea del worklife balance come asset imprescindibile per attirare e trattenere i talenti in azienda. Il decalogo prende vita all’interno della Settimana del Lavoro Agile, istituita nel 2017 e contiene i consigli per ottimizzare l’impiego flessibile delle risorse umane nelle aziende italiane.
Chi cerca talenti cerca persone veloci, flessibili e innovatrici e lo smart working è il modo migliore per attirarli e trattenerli. Uscire dalla routine, inoltre, permette di trovare soluzioni innovative utili al business. Rendere la flessibilità smart significa ripensare l’organizzazione e i modelli del lavoro e proprio PageGroup già nel 2017 aveva ideato il programma Flexibility&Page.
Ecco, allora, i 10 consigli per aziende e dipendenti che vogliono applicare al meglio il modello dello smart working.
- Management in presenza VS Management per risultati
Lavorare in modo smart significa dare e richiedere obiettivi e risultati chiari, strutturando la timeline in modo organizzato tra azienda e lavoratore. App, email e Intenet permettono di passare da un management basato sulla presenza ad un management basato sui risultati.
- Comunicazione multicanale
La difficoltà principale dello smart working è mantenere costante il flusso di comunicazioni con i lavoratori. Per le informazioni di routine sono perfetti email e chat, per il brainstorming le video conferenze, capaci di aumentare la condivisione dei contenuti e l’approccio personale.
- Strumenti adeguati per aziende smart
Lo smart working funziona solo se il lavoratore ha a disposizione strumenti adeguati per comunicare con clienti e colleghi. Accanto a smartphone, cuffie e webcam servono tool come Google Docs o software per il project management come Basecamp, che permettono di monitorare e pianificare progetti da remoto.
- Gestione del tempo
Per lavorare bene è importante affidarsi alla to do list e perseguire un worklife balance per riuscire a gestire tutte le incombenze della giornata, comprese le commissioni personali, senza creare conflitti in agenda.
- Mettere dei limiti
In alcuni casi è importante declinare le richieste urgenti di colleghi e clienti, fornendo adeguata motivazione e proponendo qualcun altro per lo svolgimento del compito. Lavorare in modo flessibile non significa lavorare 24 ore su 24 e richiede la capacità di porre limiti alla propria reperibilità e creare delle pause.
Scopri il nuovo numero: Just Working
La pandemia è stato un fortissimo shock che ha interessato tutti gli aspetti della nostra vita e il mondo del lavoro è certamente tra questi. Dal telelavoro allo smart working, passando per il south working, vedremo come sta velocemente cambiando il concetto di lavoro.
- Multitasking
Il multitasking è pericoloso e chi lavora in smart working deve portare a termine un progetto prima di dedicarsi a quello successivo, in modo da eseguire tutte le attività nel miglior modo possibile.
- Una modalità di lavoro accessibile a tutti
Nelle aziende che lavorano in modalità smart non devono esserci dipendenti fissi e l’imprenditore che lavora in modo agile dovrebbe permetterlo anche ai collaboratori.
- Nuova cultura del lavoro
Per introdurre in azienda lo smart working potrebbe essere necessaria una formazione specifica in tecniche di lavoro agile per i manager e delle ore di sensibilizzazione per i team, utili a condividere protocolli e nuova cultura del lavoro.
- Approccio personale
È stato dimostrato che il 20% dei dipendenti lavora meglio in modalità smart, dato che può gestire il tempo in modo flessibile e svolgere attività prima impensabili, come accompagnare i figli a scuola. Ricordiamo, tuttavia, l’importanza di un approccio personale fondamentale per mantenere alte le prestazioni e appagare le esigenze del dipendente.
- Organizzare gli spazi fisici
A casa, in co-working e fuori dall’ufficio è importante ricavarsi uno spazio da dedicare solo al lavoro, ordinato e posizionato in un’area priva di distrazioni.
Seguendo queste semplici regole, in poco tempo appariranno evidenti i vantaggi in termini di produttività e soddisfazione dei dipendenti e l’azienda, magari, potrebbe decidere di mantenere lo smart working anche al termine dell’emergenza sanitaria, facendone il fulcro di una nuova cultura aziendale e di un nuovo modo di lavorare.
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