Social Food: quando condividere il cibo diventa uno stile di vita, un mestiere, un’opportunità.

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Social food
Social food

Un’istantanea per stimolare i sensi

Cucinare, preparare il cibo, assaporarlo è da sempre un’esperienza innata che fa parte di noi, consumare del cibo insieme è uno dei momenti del vivere comune, la convivialità e l’ospitalità diventano un simbolo ma ancor di più un gesto espresso con naturalezza da ciascuno di noi che spontaneamente, intorno ad una tavola condivide con l’altro il pasto disponibile.

Da sempre banchetti e feste sono stati momenti di incontro accomunati dal bere e dal mangiare, raccontati nella storia quali intramontabili attimi che ancora oggi, anche se modificati ed evoluti, restano fondamentali.

Una volta la tavola era considerata sacra, la famiglia vi si riuniva per consumare il pasto caldo e discorrere della giornata, si preparavano grande cene per festeggiare avvenimenti importanti, si condividevano momenti ed esperienze assaporando del  buon cibo.

Famiglia a tavola
Famiglia a tavola

Oggi è il cibo a diventare esperienza di convivialità, è il cibo a diventare protagonista della tavola non solo nei discorsi per l’occhio critico di chi assapora pietanze stellate, ma anche per chi ne fotografa l’impiattamento o ne immortala la bellezza.

Con la complicità dei social, quali Instagram, Flickr, Pinterest e dei numerosi programmi di cucina, i food blogger impazzano sul web, ma chiunque condivide pietanze altrui che stimolano vista e gusto.

Fotografare il cibo al ristorante è ormai una prassi, uno scatto di “un’opera d’arte” che chiunque può condividere. Ma è un po’ come rubare un quadro famoso solo che lo scatto rubato diventa virale e spesso non ha la firma del vero autore.

Un tempo erano le ricette a farla da padrone sulle riviste oggi, invece, quello che conta è l’immagine, che sia un piatto cucinato con maestria, una semplice insalata, o un abbinamento strano, l’importante è immortalarne i sensi e condividerlo per collezionare like e piacevoli commenti.

Social food
Social food

Se da un lato il Social Food sta contribuendo a rendere tutti più “conoscitori di specialità” indottrinando le masse, anche con il supporto dei diversi format di cucina disponibili, dall’altro si crea il paradosso della condivisione.

Condividere sui Social porta, spesso, a non condividere nella vita reale. Si è pronti a scattare un’istantanea da pubblicare ma viene sempre meno il concetto di tavola e cibo nel significato che fino ad oggi gli abbiamo sempre attribuito.

Spesso, infatti, manca la vera condivisione quella di chi è davvero a tavola con noi, e non nella vita virtuale sul web.

Basta guardarsi intorno al ristorante per vedere come di un’intera famiglia, capita spesso, che gli sguardi siano focalizzati sullo smartphone dopo un’istantanea del proprio piatto.

Social food, il paradosso della condivisione
Social food, il paradosso della condivisione

Condividere attraverso il web, però, offre anche grandi opportunità come permettere azioni benefiche. Ne e’ un esempio I Food Share, “una piattaforma on line di condivisione del cibo che permette di coniugare la richiesta di prodotti agroalimentari per scopi umanitari con il recupero e la messa a disposizione del cibo a partire dal comune cittadino fino alla grande e piccola distribuzione e alle aziende agricole che vorranno offrire il loro surplus a scopi solidali.”

Il Social Food è a tutti gli effetti “cibo sociale” sia che l’uso ne venga fatto per condividere cibo con chi non ne ha, sia per condividere del cibo in maniera virtuale, oppure intorno ad una tavola imbandita, nella maniera più tradizionale quale intramontabile convivialità.

Hai letto fino qui? Allora questi contenuti devono essere davvero interessanti!

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