Te piace ‘o Presebbio?

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Diego Durante (15)

 

 

 

natale_in_casa_cupielloNegli ultimi anni abbiamo assistito al dilagante fenomeno dei Cinepanettoni, commedie cinematografiche comico-demenziali di produzione italiana destinate a riempire le sale nel periodo natalizio. Anche se non si è mai avuto modo di andare a vederli, chi non si ricorda titoli quali: “Vacanze di Natale”? Oppure “Natale a Miami”, “Natale a New York”,” Natale in Sudafrica” e così via per tutte le altre parti del mondo. Chi invece si ricorda di “Natale in Casa Cupiello”? Non si tratta affatto di un Cinepanettone, ma di una famosa commedia tragicomica scritta da Eduardo De Filippo nel 1931. Uno dei più importanti capolavori dell’artista partenopeo portato in scena per la prima volta al teatro Kursaal di Napoli il 25 dicembre 1931 e in televisione nel 1962 nella versione in bianco e nero e poi quella a colori del 1977 diventata poi famosa. La commedia, divisa in tre atti, dipinge il ritratto di una famiglia napoletana semplice che, apprestandosi a festeggiare con gioia e tradizione quello che si presentava come giorno di festa – il Natale – in realtà si trasforma in un lento ed inesorabile protrarsi verso la fine, verso il completo decadimento di un uomo e dei suoi ideali.

Il protagonista, Luca Cupiello (Eduardo De Filippo), desidera solo terminare il suo presepio che per lui è uno svago dalla realtà in cui vive, e gli consente proprio di distaccarsi da essa e di evadere dai problemi quotidiani della sua famiglia. Un presepe che vuole 1. Tommasinoterminare entro la notte di Natale con dedizione maniacale per renderlo il più perfetto possibile, caricandolo di sentimenti, unione, semplicità che la società novecentesca sembra aver perso. I suoi gesti, le sue parole, sue pause portano Luca a diventare inconsapevolmente il simbolo di un dramma familiare celato all’ombra di un presepio nel quale ricerca la continua approvazione dei familiari nell’ossessiva domanda “Te piace ‘o Presebbio?”, a testimonianza di quel bisogno di approvazione che nel corso della commedia non riceverà mai né dalla moglie Concetta né dal figlio Tommasino (Luca De Filippo) detto “Nennillo”, scansafatiche per eccellenza, il quale risponde sempre di no alla domanda del padre. Le vicende familiari sono anche scandite dalla presenza di Pasqualino, fratello di Luca, che confonde quello che dovrebbe essere il calore della vita tra parenti col soggiorno in un albergo in cui essere servito e riverito. Dalla rappresentazione della natività, si passa alla drammatica angoscia che Donna Concetta vive dentro di sé quando saprà della relazione d’amore nascosta della figlia Ninuccia con un altro uomo (Vittorio). E così, quello che doveva essere un giorno di festa diventa una tragedia dove crollano tutte le certezze di Luca il quale, venuto a conoscenza della relazione adulterina della figlia, crolla ritrovandosi morente a letto in preda a difficoltà motorie e verbali. Il finale, di stile eduardiano, sarà ambiguo ma allo stesso tempo commuovente.

27769232Luca si nasconde dietro al presepe, rifugge dalla realtà. Allo stesso modo oggi tramite i social network si tende a condividere con gli altri una immagine pura, limpida, di divertimento cedendo alla tentazione di creare una realtà piacevole e piacente dietro un rifugio virtuale. Ma se ci fermassimo qui, cadremmo nell’errore di banalizzare i social e ciò che questi possono offrirci. Il nostro intento quindi non è quello di semplificare, ma riflettere anche sugli aspetti positivi e le potenzialità che le piazze virtuali dei social possono offrirci. Facebook, Twitter, LinkedIn, rappresentano una straordinaria opportunità di informazione, apprendimento, svago e comunicazione che supporta gli utenti nello svolgimento delle attività quotidiane, dallo studio all’intrattenimento. Offrono inoltre la possibilità di essere aggiornati attraverso la partecipazione a gruppi, di contattare amici, di alimentare la curiosità conoscitiva attraverso la condivisione. Insomma, mezzi che possono fungere da facilitatori di comunicazione. Immaginando dunque un Natale in Casa Cupiello in chiave moderna, chissà se Luca avrebbe trovato l’approvazione per la sua arte attraverso i social ricevendo consensi con un bel I LIKE!

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