The White Lotus: la sofisticata serie antologica da non perdere per nessun motivo!

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Nell'immagine il visual della serie The White Lotus - Smart Marketing

Nel 2021 ha debuttato la serie americana intitolata “The White Lotus”, inizialmente pensata per essere una miniserie di sei episodi, creata, sceneggiata e diretta da Mike White, attore, sceneggiatore e regista americano.

Visto il grande successo di pubblico e critica è stata poi rinnovata per una seconda stagione e trasformata in una serie antologica, infatti, le storie della prima e della seconda stagione sono slegate, tranne per un personaggio presente in entrambe.
Filo conduttore delle stagioni è la location della storia, il lussuoso resort “The White Lotus” delle Hawaii nella prima stagione e in Sicilia nella seconda, ed in questa meravigliosa location di vacanza prendono vita le più assurde storie del suo staff e dei suoi ospiti.

Il trailer della prima stagione.

Si capisce dai primi minuti della prima puntata l’atmosfera surreale e a tratti inquietante del White Lotus, se da una parte ammiriamo splendidi panorami mozzafiato, acque cristalline, suite incantevoli e sole cocente, dall’altra c’è costantemente nell’aria quella sensazione di pericolo imminente, sensazione magistralmente sottolineata dalle musiche del compositore di colonne sonore Cristobal Tapia de Veer. Le musiche e le sigle, infatti, sono uno dei punti di forza di questa bellissima serie, quella della prima stagione si intitola “Aloha!” e quella della seconda “Renaissance”, divenute virali anche dopo la creazione di versioni remix da discoteca. Ma non solo musica nella sigla della seconda stagione, vengono, infatti, mostrati una serie di affreschi tratti da Villa Tasca a Palermo, che rappresentano scene idilliache che man mano diventano sempre più inquietanti.

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Ogni giorno prendiamo migliaia di decisioni e non sempre abbiamo il tempo necessario per raccogliere tutte le informazioni necessarie per prendere la migliore decisione possibile. Proprio per sopravvivere a queste situazioni, facciamo involontariamente ricorso ai pregiudizi – ai bias – che intervengono nelle nostre scelte decisionali molto più spesso di quanto pensiamo.

Ma torniamo alla trama, entrambe le stagioni si aprono con il ritrovamento di un cadavere per poi andare subito indietro nel tempo: nella prima stagione seguiamo le strane vicende della famiglia Mossbacher, dei giovani sposi in luna di miele Shane e Rachel e di Belinda e Armond, direttrice della spa e direttore del resort e infine conosciamo anche la storia del grandioso personaggio, comune ad entrambe le stagione, Tanya McQuoid, donna inquieta che ha perso la madre di recente, interpretata magistralmente dall’attrice Jennifer Coolidge. La Coolidge, nota per aver recitato nel ruolo della famosa mamma di Steve Stifler nell’esilarante saga di “American Pie”, grazie a questo ruolo nella serie tv ha vinto Critics Choice Television Award, un Emmy e un Golden Globe.

Il trailer della seconda stagione.

La serie, come detto in precedenza, è diventata poi antologica quindi quando andiamo a guardare la seconda stagione ci troviamo davanti uno scenario completamente diverso, restano i luoghi bellissimi e le musiche a tratti angoscianti, ma cambiano i personaggi, il ritmo e le storie. Ora siamo in Sicilia e la protagonista degna di nota, oltre a Palermo, Noto e il meraviglioso mare siciliano, è sicuramente l’attrice italiana, Sabrina Impacciatore, apprezzata e famosa qui per moltissimi film, ma diventata, grazie a questa serie, una vera e propria star in America, tanto da essere invitata al Jimmy Kimmel Show. Suo il personaggio della gelida Valentina, direttrice del resort, accanto a lei altri grandi attori internazionali come la già citata Coolidge, F. Murray Abraham e Michael Imperioli e due giovani attrici italiane Beatrice Grannò, vista nelle serie “Zero” e nel film “Security” e Simona Tabasco, presente nel film “Perez” e nella serie “Luna Park”.

La seconda stagione racconta le storie di Tanya e della sua assistente Portia, di due coppie di “amici” in vacanza, della famiglia Di Grasso, nonno, figlio e nipote americani di origini siciliane e dello staff dell’hotel; le vicende delle due stagioni finiranno per incrociarsi grazie al personaggio di Tanya.

Se ho esaltato le fantastiche musiche del compositore canadese Cristobal Tapia de Veer, non posso non dire che a rendere bellissima la seconda stagione di “The White Lotus” (sì, la seconda stagione mi è piaciuta molto di più della prima, perché più ricca di eventi, più avvincente, più emozionante) è stata sicuramente anche la presenza di canzoni imprescindibili della musica italiana, capolavori di Fabrizio De André, Ornella Vanoni, Mina, Gino Paoli, Franco Battiato, Raffaella Carrà, Umberto Bindi, tanti ma proprio tanti bei pezzoni.

La colonna sonora di “The White Lotus”.

La bella notizia per tutti i fan della sofisticata serie è che il grandissimo successo di pubblico e critica, sancito anche dai numerosi premi vinti (Critics Choice Television Award, Golden Globe e Emmy), non poteva non spingere l’autore a proseguire la narrazione, quindi, “The White Lotus” avrà una terza stagione, ambientata molto probabilmente nella suggestiva Asia.

Se non l’avete ancora vista avete un altro po’ di tempo per mettervi in pari e non fatevela raccontare!

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