Si riparte, forse.
In un clima di incertezza e di continui cambiamenti, abbiamo una sola certezza: questo periodo di profonda crisi, conseguenza di una pandemia, verrà ricordato per molto tempo.
Tra crisi sanitaria e sociale, non possiamo certo meravigliarci se a pagarne le conseguenze, a causa dei continui lockdown, sono state tantissime attività commerciali che hanno dovuto chiudere temporaneamente le porte per fronteggiare un problema mai affrontato prima. Tra queste attività, chi continua a pagarne le conseguenze sono tutte quelle attività ricettive strettamente collegate al turismo.
Viaggiare non è certo semplice, tra restrizioni, quarantene e paura di un contagio il comparto del turismo è fermo con le quattro frecce in attesa di tempi migliori.
Seppure in questo momento non sia facile comprendere quali saranno le conseguenze di tutto questo, non dobbiamo dimenticare che a disposizione dei brand ci sono degli strumenti preziosissimi: i social media.
Se ben utilizzati, possono fare la differenza. Possiamo sia mantenere le relazioni con clienti già acquisiti che saranno il nostro potenziale per la ripartenza, ma anche investire per cercare nuova clientela che possa poi sceglierci un futuro non troppo lontano. La cosa importante è non restare fermi in attesa di qualcosa.
Trasformare la crisi in opportunità è possibile, vediamo come.
Rimoduliamo la nostra comunicazione, modifichiamo il piano editoriale in base alle nuove esigenze: proiettiamoci verso la strategia.
Specie per le attività turistiche, non si può certo continuare a pubblicare post e promozioni che non siano coerenti con la nuova realtà in cui ci troviamo. Per questo è consigliabile rivedere il piano editoriale chiedendoti cosa può interessare in questo momento ai clienti, cosa offrire e quali strumenti narrativi sono più adatti. Metti in risalto i punti di forza e le competenze acquisite negli anni. I video e le live in particolare sono tra i formati più utilizzati, specialmente su Facebook e Instagram.
Scopri il nuovo numero: “Holiday working”
Se l’anno scorso abbiamo scoperto il remote, lo smart e il south working, oggi si fa strada un nuovo concetto di lavoro: l’holiday working. Con un pc al seguito ed una connessione a internet è possibile lavorare ovunque, mantenendo inalterati i livelli di produttività. La rivoluzione è compiuta: non importa dove lo fai, ma cosa fai!
Il cliente deve essere al centro. Intensifica i servizi di customer care.
I clienti vogliono essere coccolati, sentirsi protetti e al centro della comunicazioni, siano essi fidelizzavi o nuovi.
Aspetto fondamentale da curare adesso è la customer care, in particolare su Facebook: hai attivato le risposte automatiche? Le risposte alle domande frequenti? Il messaggio per lo stato di assenza? La risposta di benvenuto automatica? In molti si stanno rivolgendo proprio ai social in questo momento per mettersi in contatto con le strutture ricettive per capire come sono organizzate e per comprendere se il tuo brand può aiutarlo in qualche modo.
Vietato fermarsi continua ad investire.
Continuare ad investire nelle campagne social è sicuramente una mossa vincente ma anche questa va fatta con criterio.
In pieno lockdown tutto quello che era attinente al turismo è stato bloccato, ed in quel periodo è normale che anche tutte le attività di promozione ed offerte siano state bloccate. Ma sarebbe stato sensato continuare ad investire per ampliare il proprio portafoglio cliente, che adesso poteva essere contattato con promozioni e offerte speciali in vista dell’estate e delle condizioni meno restrittive.
La cosa importante è continuare a lavorare sui social e non lasciare tutto fermo in quanto, se sfruttato al meglio, potrebbero essere il tuo migliore alleato.
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