Unobravo e The Jackal e gli stereotipi sul supporto psicologico

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Nell'immagine Fru nei panni dello psicologo nel nuovo reel nato dalla collaborazione fra Unobravo e The Jackal - Smart Marketing

Sta spopolando da qualche settimana sui social il reel dell’ultima collaborazione fra Unobravo | Servizio di psicologia online, e The Jackal, il gruppo di youtuber più famoso d’Italia.

Il breve video vede protagonisti Fabio Balsamo e Fru, ossia Gianluca Colucci, che vestono rispettivamente i panni del paziente e dello psicologo, riprendendo in parte i ruoli che avevano già interpretato per i video di qualche anno fa sul dottor internet.

Gli sckech sono 4 ed ognuno mette al centro uno dei pregiudizi più radicati che abbiamo sul supporto psicologico:

I nostri nonni lavoravano 15 ore in fabbrica e stavano benissimo.
Questi social ci hanno rovinato.
Dallo psicologo ci vanno i pazzi.
Il problema di oggi è che tutti vogliono pensare, ma che ci sta da pensare?

Inutile dire che lo spot fa ridere e al tempo stesso ci mette a disagio, perché noi sappiamo che quei giudizi affrettati e superficiali messi alla berlina sono anche i nostri.

 

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È stato ripetuto tante volte da esperti ed operatori del settore, ma il disagio psicologico, che se trascurato porta a conseguenze anche tragiche, siccome non ha una “manifestazione” fisica evidente, che so, come un braccio o una gamba rotta, viene molto, troppo spesso relegato a un semplice e transitorio malessere.

O almeno è questo quello che accade nella percezione della stragrande maggioranza della popolazione.

La recente pandemia del Covid ha avuto secondo molti addetti ai lavori almeno il merito di portare all’attenzione mainstream tutta quella sofferenza psicologica che ardeva sotto le ceneri di una società competitiva, alienata e individualista come la nostra.

Il recente e prodigioso successo del Bonus Psicologo da una parte e dei servizi di psicologia online dall’altra, primo fra tutti Unobravo, è un segnale positivo che però non ha ancora sdoganato del tutto l’importanza del benessere psicologico e re-inquadrato la percezione comune sui problemi psicologici.

Perchè in fondo non solo ancora ci vergognamo nel dire che ci serve aiuto psicologico, ma pensiamo, o meglio speriamo, che,  come dice Woddy Allen:

“La psicanalisi è un mito tenuto in vita dall’industria dei divani”.

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