Z generation: vento di cambiamento e carichi pesanti.

0
1463
Z generation: vento di cambiamento e carichi pesanti.

C’era una volta Z la formica che era impegnata nella costruzione di un nuovo formicaio. Ma era nevrotica e insoddisfatta del lavoro che portava ad un annullamento collettivo che non la faceva sentire realizzata. Dopo molte peripezie il film Antz termina con un senso di compimento e una morale. “Insomma, finalmente sento di aver trovato il mio posto. E sapete una cosa? E’ proprio dove ho cominciato ma con la differenza che questa volta l’ho scelto io”.

Inizio con questa storia animal-ambientale che ha molti tratti in comune con i giovanissimi: acquirenti attenti all’ambiente, animati dallo spirito di cambiamento e informati sull’ecosistema che hanno ereditato.

L’Osservatorio PwC, basato su un campione di 2424 giovani sottolinea come quelli della generazione Z sarebbero disposti a pagare un premium price del 5% per un prodotto responsabile verso l’ambiente ed eticamente sostenibile verso le persone.

Anche Pinterest afferma che le generazioni Under 38 e in particolare la Z siano attenti all’impatto verso le risorse. Si moltiplicano infatti i Pin per argomenti che riguardano il vivere in modo sostenibile (+69% nel 2019 rispetto al 2018) riducendo la plastica o i rifiuti, utilizzando utensili e oggetti di cucina eco-compatibili (+58%), nelle attività ludiche con i bambini (+59%) e nei regali (+126%).

Un elemento da considerare visto che nel 2019 abbiamo indietreggiato di altri 2 giorni l’Earth Overshoot day – il giorno in cui si esauriscono le risorse disponibili nell’anno per l’umanità –  che quest’anno è stato identificato il 29 luglio.

Per i nati tra il 1995 e il 2012 le nuove tecnologie sono imprescindibili. In molti sono convinti che solo grazie a queste il mondo potrà cambiare e migliorare. La velocità è l’altra chiave di lettura di questi giovani che non vogliono comunque rinunciare al benessere psicofisico.

Scopri il nuovo numero > Generazione Z

L’altra faccia della medaglia però è un aumento dei disturbi mentali tra i giovanissimi dovuti probabilmente a un cervello più vulnerabile verso le nuove tecnologie e alla carenza di sonno. Lo psicologo Jean Twenge, autore del libro “iGen”, ha condotto uno studio su 200.000 adolescenti tra i 12 e i 17 anni e 400.000 giovani adulti per 10 anni. Dalle sue osservazioni emerge che gli adolescenti depressi sono aumentati del 52% dal 2005 al 2017 e del 63% le persone con età compresa tra i 18 e 25 anni. Ben il 10,3% dei soggetti intervistati ha affermato di aver seriamente valutato il suicidio. L’abuso tecnologico influisce negativamente sul cervello in formazione dei teenager e lo porta a non riuscire ad adattarsi ai cambiamenti e ai nuovi trend culturali. “Il problema ha dimensioni pandemiche e sarà necessario sviluppare interventi mirati e capire meglio come la comunicazione digitale favorisca i disturbi dell’umore o addirittura l’ideazione al suicidio” afferma Graziano Pinna dell’University of Illinois a Chicago.

Secondo uno studio di Sodexo su 4.000 studenti universitari nel nostro Paese, il 62% sono insoddisfatti e i giovani depressi in Italia sono 800.000. La società Italiana di Farmacia Ospedialiera afferma che la media nazionale di ricoveri per problemi psichiatrici nei giovani è di 27 al giorno.

Grandi strumenti, grandi sogni per la generazione Z ma forse difficoltà a governali e a sostenere la fatica e il peso di un mondo in rapido cambiamento. Una dura selezione naturale che farà sopravvivere solo i più forti? Speriamo di no!

Ti è piaciuto? Cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti. Rispondiamo sempre.

Resta aggiornato sulle nostre pubblicazioni e sulle ultime novità dal mondo del marketing e della comunicazione.

Stai tranquillo, anche noi odiamo lo spam!

 

Da noi riceverai SOLO UNA EMAIL AL MESE, in concomitanza con l’uscita del nuovo numero del mensile.

Hai letto fino qui? Allora questi contenuti devono essere davvero interessanti!

Iscriviti per restare in contatto con Smart Marketing. Senza perderti nulla!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.